La cacca delle bestie | OrtoPunx

La cacca delle bestie | OrtoPunx

CONOSCIAMO LE BESTIE DELLA CASCINAZZA E SCOPRIAMO INSIEME PERCHÉ SONO UTILI E IMPORTANTI ANCHE SE NON ABBIAMO INTENZIONE DI UCCIDERLE E MANGIARCELE.

Perché hai dei conigli se non te li mangi? Vi chiederete voi. Perché sono simpatici? No. Perché ti danno soddisfazione? No… avere dei conigli vuol dire soffrire. Perché sono animali fragili, dal carattere pungente che ti spezzeranno il cuore e svuoteranno le tue tasche. E no, non mi basta sapere di averli salvati per sentirmi una persona migliore. Io PRETENDO un return of investement.

Per i niglietti, così come in buona parte delle mie relazioni eterosessuali, questo “ritorno” non è praticamente mai affettivo. E quindi? Al di là del lato infermieristico salvifico di sentirsi importanti perché hai salvato quelle bestie da un destino di morte e torture, perché perseverare a prendere in affido/adozione dei conigli?

PER LA CACCA

OrtoPunx è quella cosa per cui sai che almeno una volta alla settimana dovrai tirare su molta cacca dalla conigliera e dal pollaio. Moltissima cacca. Tenete da conto che un coniglio fa in media 300 palline di cacca al giorno. Moltiplicato per due conigli XXXXXL, fa una marea di cacca.

La cacca delle bestie, in un contesto ortopunx, è preziosa come la birra fredda ad una taz a Milano a luglio. Come le cuffiette quando sei sui mezzi pubblici. Come le magliette del merch quando sei in tour e non hai più niente di pulito da metterti. La cacca delle bestie è il nutrimento della terra in cui noi andremo a coltivare le nostre verdurine, i cui scarti andranno ad alimentare i nostri conigli e le nostre galline, che andranno a defecare e produrre altra cacca che andrà a concimare la terra che.. ecc. ecc. ABBIAMO CAPITO.

I BISOGNI DELLA TERRA E I BISOGNINI DELLE BESTIE

Funziona così. Tipo che la terra, affinché sia fertile, ha bisogno di determinate cose minerali che si distinguono in macro-elementi primari (azoto, potassio e fosforo) e macro-elementi secondari (calcio, zolfo e magnesio). Sì, come i beveroni di potassio e magnesio che trangugiamo quando rifuggiamo la società e andiamo a camminare per i boschi, anche la terra ha bisogno dei suoi beveroni per starci dentro e poter fare quelle cose che fa la terra, ovvero sopportarci ed essere ospitale per le radici delle nostre piantine da orto (e non solo). Un po’ come quando bevi un Negroni prima di andare a pranzo dai tuoi genitori per starci dentro.

Azoto, Potassio e Fosforo sono molto importanti e devono essere equilibrati perché l’azoto si prende cura delle foglie e della crescita della parte verde delle piante. Poco azoto (N) non farà crescere la pianta, ma troppo Azoto sarà come il capitalismo e lo sviluppo senza progresso di cui parlava Pasolini. Troppe foglie richiedono troppo nutrimento a scapito delle radici e dei frutti. Si tratta di una becera ed esagerata manifestazione di rigogliosità tossica non richiesta.

Il Fosforo (P) fa bene un po’ a tutto. Alle radici, certo, ma soprattutto ai fiori e ai frutti. Il terreno ne è pieno, ma non è assimilabile dalle piante e indi per cui è necessario reintegrarlo. Ed è un po’ come il concetto fascio-yuppistico di “merito”, là dove il Fosforo è paragonabile all’avere talento e cultura ma essere poveri e quindi non poter mettere a frutto quel talento; al contrario di chi, grazie a quella tipica determinazione (concimazione) che solo i figli dei ricchi hanno, è possibile fiorire, fruttificare e spargere il proprio seme nel mondo del lavoro, dello spettacolo, della cultura. Nel mondo. Ecco.

E poi c’è il Potassio (K) che serve per far crescere le parti rigide e legnose delle piante, ma anche nello sviluppo di bulbi e tuberi. Il Potassio rappresenta, in un certo senso, la struttura, l’anima (quella di fil di ferro nei pupazzetti di plastilina, non l’anima cristiana) della pianta. Ed è paragonabile alla FAMIGLIA TRADIZIONALE. Senza la FAMIGLIA TRADIZIONALE questa società sarà privata dalla sua struttura intrinseca e le macchine esploderanno, i semafori saranno sempre rossi, sporcheremo sempre il fornello quando facciamo il caffè e ci faremo la pipì addosso ogni volta che starnutiremo per colpa della schwa.

ANCORA CACCA

Ma per fortuna c’è la cacca dei nigli e delle lline, che darà tutto quello che serve alla terra e di conseguenza ai cetrioli. Come?

La cacca di coniglio può essere messa direttamente nel terreno. Che tanto è già “pellettata” naturalmente. Al limite potete anche scioglierla nell’acqua e usarla come concime liquido.

La cacca delle lline – che è una caccapipì, perché fanno tutto assieme – invece va compostata. Ovvero buttata nel compost alternando una parte cacchifera ad una parte vegetale (se usate paglia/fieno nei nidi o nei posatoi va bene già così), lasciata maturare per almeno sei mesi e poi mescolata nel terreno.

Evviva la cacca.

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